RITORNO ALLA SCUOLA- 3^E
Nel mese di Novembre, insieme alla nostra insegnante di francese, abbiamo visionato dei video riguardanti il sistema scolastico del passato e del presente in Francia.Sulla base di questi video abbiamo realizzato delle esposizioni. Abbiamo realizzato, dividendoci in due diversi gruppi due cartelloni. A seconda dei componenti dei gruppi, i cartelloni sono stati impostati in modi diversi. “L'ecole de jadis” (la scuola del passato) è stato impostato tramite dei paragrafi divisi per argomenti e poi arricchito con disegni. Abbiamo evidenziato in particolare alcune regole scolastiche: gli alunni dovevano avere le mani pulite, era obbligatorio indossare una divisa e rimanere in totale silenzio durante le lezioni; in seguito abbiamo approfondito l'educazione cioè il divieto di rispondere al maestro e le punizioni erano molto severe; la quarta colonna riguarda le caratteristiche generali.“L'ecole de nos jours” è stato invece diviso in tre vignette nelle quali abbiamo raccontato sia che gli alunni cambiano aula per ogni lezione e vanno nell'aula di permanenza per studiare insieme sia che nella mensa gli alunni sono molto più liberi: possono portare il pranzo che desiderano. Nella scuola ci sono sia licei che medie che elementari. Per approfondire ulteriormente questo percorso nel tempo della scuola, in italiano, con la nostra insegnante di lettere prof. Marangella, durante la spiegazione del genere fantascientifico nelle lezioni di antologia, abbiamo svolto la lettura di un brano di Isaac Asimov “Chissà come si divertivano”. In questo brano l’autore immagina che la protagonista, la quale vive nel futuro, ritrovi un vecchio libro in cui è descritta la scuola del passato (per noi quella attuale), e immagina come sarebbe la sua vita senza la tecnologia avanzata a cui è abituata. Tre compagni, successivamente, si sono impegnati nel realizzare un cartellone di presentazione di questo brano, elencando pro e contro di quella che un giorno potrebbe essere la scuola. Inoltre, ognuno di noi ha elaborato un testo fantascientifico, immaginando di trovarci protagonisti in una scuola in cui l’insegnante fosse un computer. Gli aspetti negativi superavano di gran lunga quelli positivi. Siamo stati tutti d’accordo sul preferire gli insegnanti in carne ed ossa, in grado di raggiungere il cuore degli alunni. Questo viaggio nel tempo ci ha dimostrato che alla fine la "nostra" scuola non è poi così male.
La classe 3^E
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